Da lungo tempo gli uomini hanno cercato di trovare un linguaggio universale che permettesse loro di comunicare con tutte le persone del mondo senza fatica. Gli sforzi fatti, purtroppo, non hanno dato dei buoni risultati, l’esperanto, che avrebbe dovuto sostituirsi alle lingue di ogni paese, non ha avuto un grande successo.
In realtà un linguaggio universale esiste: ed è quello dell’anima, che comunica attraverso emozioni e sentimenti allo stesso modo in tutto il globo. Studi scientifici hanno infatti rivelato che esistono emozioni comuni a tutte le persone del mondo, ed anche chi è privo di vista mostra le proprie emozioni con gli stessi atteggiamenti del viso e del corpo di chi vede.
Ma qual è la grammatica che usa l’anima per parlare? Come mai siamo così bravi a comprendere la ragione e invece spesso non comprendiamo quello che si muove dentro di noi?
La grammatica della ragione la conosciamo bene, è molto precisa e ammette pochi tentennamenti.
Predilige l’o/o: o questo, o quello, o sì o no…
La grammatica dell’anima fa dell’ambivalenza una delle sue regole preferite, che permettono ciò che è e ciò che non è allo stesso tempo: lo voglio e non lo voglio; sono triste e sono felice….
La mente razionale giudica, l’anima empatizza.
La mente respinge, vuole modificare, l’anima accoglie, accetta.
La mente chiude, l’anima sa restare aperta anche davanti alle difficoltà.
L’anima, e le sue emozioni a volte però avvolgono tutto il nostro essere e impediscono quella lucidità necessaria per valutare le cose. Ci fanno sprofondare in un universo nel quale non riusciamo più a vedere o sentire le cose per quello che sono, ma solo per quello che noi pensiamo che siano, ci ributtano nel passato, con i suoi dolori e le sue difficoltà, senza permetterci di capire che ogni esperienza è diversa dall’altra.
Come fare allora per dare il giusto valore alle emozioni? Come trovare l’equilibrio fra mente razionale e i movimenti del cuore?
Il filosofo Adam Smith affermava che: L’agire intelligente risulta dall’armoniosa mescolanza di emozione e ragione, e io aggiungo che saper comprendere entrambe ci permette una maggiore libertà nella nostra vita.
Il percorso da me proposto quest’anno alla Libera Università di Scandicci permetterà di decodificare i segnali che l’anima ci sta comunicando, attraverso le emozioni e i sentimenti, per permetterci di stare meglio con noi stessi, e quindi con gli altri. Gli incontri alterneranno una parte teorica ad esercizi pratici da effettuare a coppie, in piccoli gruppi o singolarmente, per sperimentare in un ambiente protetto, un modo diverso di vedere e percepire le cose.